Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

06 aprile 2018

VERITÀ E GIUSTIZIA PER GAZA

Siamo profondamente colpite dai gravissimi fatti avvenuti a Gaza il 30 marzo, quando l’esercito israeliano ha sparato su una folla disarmata - con donne e bambini - che manifestava per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, per i diritti fondamentali, la dignità e la libertà del popolo palestinese. Il 30 marzo è una data che i palestinesi non dimenticano: 42 anni fa, il 30 marzo 1976, la polizia israeliana represse proteste di cittadini palestinesi contro la confisca di terre in Galilea destinate alla costruzione di insediamenti ebraici. 9 manifestanti vennero uccisi e centinaia furono feriti e arrestati. Da allora ogni anno è commemorata tale data come “Giornata della Terra palestinese”.

Il 30 marzo di quest’anno 18 manifestanti sono stati uccisi e  più di 2000 feriti dai tiratori scelti israeliani in aperta violazione del diritto internazionale che vieta l’uso di armi contro civili disarmati. Il 6 aprile altre 7 vittime e centinaia di feriti.




Siamo indignate dalla superficialità e poca obiettività dei mezzi di informazione e dal silenzio complice dei nostri politici.
Vogliamo ricordare che:
- questa grande manifestazione pacifica è il risultato dell’attività di movimenti di base e non di movimenti estremisti come riportato da molti mezzi di informazione;
- per condurre la sua aggressione violenta l’esercito israeliano ha schierato 100 tiratori scelti, nonché mezzi altamente tecnologici, inclusi i droni;
- le vittime si trovavano tutte all’interno del territorio palestinese;
- Gaza è sottoposta ad un assedio più che decennale, che ha portato la popolazione a vivere in una prigione a cielo aperto in condizioni ormai inaccettabili, come denunciato da molte associazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International e l’israeliana B’tselem (che ha invitato i soldati israeliani a disobbedire agli ordini);
- l’occupazione militare israeliana dei territori palestinesi avviene in violazione di molte leggi internazionali e senza tenere in alcun conto le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.

“Nessuno sforzo propagandistico al mondo, per quanto bieco o ingegnoso, riuscirebbe a far marciare volontariamente migliaia di persone verso il confine della loro prigione a cielo aperto, sapendo benissimo che ci sono centinaia di soldati senza scrupoli che aspettano dall’altra parte, pronti a premere il grilletto in qualsiasi momento.
Solo una cosa può spingere la gente a fare una cosa del genere: la disperazione, la sensazione di non avere niente da perdere. E questo corrisponde esattamente a ciò che è oggi la vita a Gaza, dopo decenni di occupazione e assedio: un vero e proprio inferno”.                                                                                                      (Ahmed Masoud, scrittore)

La marcia continua, si concluderà il 15 maggio, in occasione del 70° anniversario della fondazione dello Stato di Israele nel 1948 e della Nakba, la “catastrofe” durante la quale centinaia di migliaia di palestinesi furono espulsi o costretti a fuggire dalla loro terra.


Il silenzio ci rende complici.
Per questo saremo all'inizio di via Roma (Canton del Gallo) a Padova giovedì 12 aprile alle 18,
per far conoscere e sostenere 
le azioni di resistenza palestinese nonviolenta
e le manifestazioni di dissenso dall’interno di Israele.


DONNE IN NERO 

donneinnero.padova@gmail.com


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