Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

23 gennaio 2016

PER LA LIBERTÀ DI TUTTE LE DONNE, EUROPEE E NON

Foto di ANDREA ZENNARO, tratta dagli Atti di Toponomastica femminile

Che cosa è successo a Colonia nella notte di Capodanno?

Che un migliaio di giovani arabi e nordafricani ha molestato, aggredito e derubato tutte le donne che ha incontrato. In quelle donne in festa, accompagnate da altre donne, e dunque “sole”, svincolate dalla proprietà e protezione dei Maschi, gli uomini, per lo più stranieri, ma non solo, hanno visto soltanto la possibilità di disporre dei loro corpi, del loro tempo, delle loro cose.

A quelle donne, che vanno ad aggiungersi ad una lista infinita di altre donne che continuano ad essere violate, stuprate e anche uccise in tutto il mondo e anche nelle nostre civilissime strade e case, mandiamo  il nostro abbraccio affettuoso, la nostra profonda partecipazione al loro dolore e insieme a loro ribadiamo che :

la violenza sessuale non è mai accettabile
 né nella cultura islamica né nella cultura occidentale,
né fra gli immigrati di Colonia né tra le mura delle nostre case

È ora di prendere sul serio la violenza sessuale e la misoginia (odio per le donne) ogni giorno, non solo quando i colpevoli sono di culture “altre”. Questo significa che gli uomini di tutte le religioni, le etnie e culture devono imparare che non possono stuprare, aggredire e attaccare le donne, neanche se la loro ideologia lo permette.
Certamente è più facile accusare gli emarginati di essere misogini piuttosto che ammettere che a qualunque latitudine gli uomini devono rispettare la libertà di noi donne di essere, di scegliere e di fare ciò che vogliamo.

Sarebbe fantastico se gli stupri, le molestie sessuali e la misoginia fossero sempre presi sul serio come quando i colpevoli sono musulmani o migranti!

Vorremmo che la nostra libertà e la dignità di donne fossero messe al centro, non solo di grandi e ipocrite dichiarazioni di principio, o usate per la contrapposizione noi-loro, uomini autoctoni-uomini stranieri, ma di pratiche quotidiane e di percorsi educativi per costruire relazioni di reciproco rispetto tra donne e uomini.

PER AFFERMARE LA NOSTRA LIBERTà
PER RIVENDICARE I DIRITTI CHE ABBIAMO CONQUISTATO PER NOI E PER TUTTE LE DONNE, 
LE RAGAZZE E LE BAMBINE CHE APPRODANO E ABITANO IN EUROPA E NEL RESTO DEL MONDO
SAREMO IN PIAZZA CAVOUR 
MERCOLEDì 3 FEBBRAIO ALLE 17.30
E INVITIAMO TUTTE LE DONNE A UNIRSI A NOI



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