Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

30 maggio 2012

1000 pensieri contro la guerra: per non dimenticare le vittime

Così scrive Azra Nuhefenic, scritrice bosniaca, e così ci invitano a fare le Donne in Nero di Serbia:


"Vi invito a unirsi ad appello di solidarietà globale con le vittime di crimini di massa nella città bosniaca Prijedor, nel 1992. Lassociazione delle vittime ci invita di mettere - il prossimo 31 maggio - un nastro bianco come il segno di supporto. Nel 1992, a Prijedor le autorità serbe avevano ordinato ai non-serbi di segnalare le loro case con le bandiere bianche, e quando lasciavano la casa di mettere il nastro bianco sulle maniche. Questo fu l'inizio di una campagna di persecuzione, seguita da esecuzioni di massa, campi di concentramento, stupri e altri reati. A Prijedor sono statti uccisi 3173 civili, tra cui 102 bambini e 256 donne. Ai campi di concentramento Keraterm, Omarska e Trnopolje furono chiuse o arrestate 31.000 persone. In fine 53.000 i non serbi sono catturati, umiliati ed espulsi. Tutto bene religioso, culturale ed economico di bosniaci e croati nel comune di Prijedor è stato e distrutto. Oggi il sindaco Marko Pavic, e le autorità serbe di Prijedor, hanno esplicitamente vietato alle vittime della campagna di sterminio commemorare la sofferenza in qualsiasi spazio pubblico della città. La società Acelor Mittal che ora possiede il sito su cui c'era il famigerato campo di Omarska, non consente ai sopravvissuti di rendere omaggio né di erigere il monumento alle vittime che sono state uccise o chiuse nel campo di concentramento."

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