Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

12 maggio 2010

Utilizzazione delle aree militari dismesse


 

Sinistra Ecologia e Libertà "Il riuso delle aree militari in città"


 

Premesso che:


 

Il diritto alla città si configura come la possibilità per ogni cittadino di disporre di un ambiente fisico e sociale garante di un'elevata qualità di vita nel rispetto dell'ambiente. Pertanto tale diritto deve essere tutelato da ogni Amministrazione Comunale.


 

Il tema del riuso/riconversione degli spazi urbani è oggi di grande attualità perché permette la valorizzazione di ambienti ormai non più utilizzati, permettendo allo stesso modo di non mettere a costruzione altri spazi liberi in città. La riconversione permette di ridefinire l'uso di quegli spazi secondo le esigenze più contingenti e funzionali alla cittadinanza.


 

La valorizzazione del patrimonio urbano avviene anche attraverso il riuso e la riconversione degli spazi inutilizzati, la salvaguardia del territorio avviene arrestando le occupazioni di nuovo suolo quando sono evitabili, siano esse in città o in campagna, e la riconversione permette di ridefinire l'uso di spazi sprecati secondo le esigenze più contingenti.


 

La riconversione delle aree militari ha una funzione simbolica, quella di parlare alla cittadinanza di temi quali la "pace e la risoluzione non violenta dei conflitti", e uno pratica, quella della possibilità di riutilizzare quegli spazi per finalità più attuali e pubbliche e legate alla vita civile e sociale.


 

La guerra è uno strumento di inutile sopraffazione, sfruttamento, violenza che deve essere ripudiato: le aree militari riconvertite ne potrebbero diventare viva testimonianza.


 

Considerato che:


 

Nella città di Padova sono presenti due aree che sono state oggetto di dismissione da parte del Ministero della Difesa all'Agenzia del demanio (Allegato al Decreto 25, 07, 2007): "Ex fabbricato alloggi Batteria contraerea Brentelle e Caserma Prandina (aliquota)"

Le trattative fra Agenzia del Demanio ed Enti locali possono avere l'obiettivo di accrescere il valore commerciale delle aree per trarre dalla vendita il maggior beneficio economico.

Tuttavia un profitto perseguito su beni pubblici raramente coincide con la realizzazione di quelle funzioni che migliorano la qualità della vita degli abitanti di una città.


 

Tutto ciò premesso si chiede al Sindaco di Padova che, alla Conferenza dei Servizi nella quale sarà approvato il nuovo PAT con le controdeduzioni alle Osservazioni presentate, si impegni a:


 

  • Accogliere l'osservazione al PAT Piano di Assetto del Territorio adottato con D.C.C. n° 51 del 7/4/2009 presentata dalla Arch. Luisa De Biasio Calimani, che recita: "All'articolo 5 sostituire il 2° comma del punto 5.6.13, Zone militari, con il seguente : "Nelle aree militari esistenti, il P.I. potrà modificare la destinazione d'uso in atto, secondo un disegno organico che attribuisca loro funzioni compatibili e appropriate al contesto in cui sono inserite. Dovranno essere garantiti ampi spazi destinati a Parco, parcheggi, Edilizia Residenziale Pubblica. In particolare gli alloggi usati dai militari potrebbero essere recuperati per l'edilizia sociale. Saranno censiti e salvaguardati gli edifici esistenti di valore storico e documentale dei quali l'Amministrazione Militare concorderà con il Comune gli usi. L'indirizzo dato nel PAT è la guida per gli accordi fra Comune, Ministero della Difesa e Agenzia."


 

  • affinché gli usi delle aree di interesse storico e documentale, citate nell'osservazione, saranno adibite a spazi per le associazioni, per l'aggregazione giovanile, per eventi culturali, per la formazione alla pace, alla non-violenza e alla cooperazione allo sviluppo


 

  • successivamente a negoziare la riconversione con il Ministero della difesa e l'Agenzia del demanio controllando che nessun meccanismo di speculazione edilizia sulle aree militari dismesse venga autorizzato e che la finalità pubblica degli spazi riconvertiti venga garantita. In particolare, a garantire che l'80% degli immobili dimessi sia utilizzata per le finalità di cui sopra, lasciando non oltre al 20% la possibilità di essere inseriti nel mercato immobiliare


 

  • poiché qualsiasi intervento di trasformazione non può prescindere dal valore storico architettonico, culturale e ambientale di quell'area, ad inviare una preventiva richiesta alla sovraintendenza sulla eventuale posizione di vincolo monumentale e/o ambientale delle aree militari dimesse


 

Si chiede inoltre al Sindaco di Padova di impegnarsi:


 


 


 


 


 

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