Come donne in nero di Padova desideriamo condividere informazioni e riflessioni intorno alla guerra.

Crediamo che la guerra mostri oggi la sua totale crudeltà e inutilità.

22 marzo 2010

Ancora sul boicottaggio

SPETTABILE DIRETTORE,


 

Molte/i di noi sono soci e/o clienti COOP, convinte/i dell'importanza di "gesti solidali" anche nella quotidianità, controllando, ad esempio, la provenienza dei prodotti che consumiamo.

Da una rapida visita al suo Supermercato, abbiamo notato l'esposizione di alcuni prodotti targati Jaffa, Carmel, Lavazza, Nesquik, Oreal ecc. Si tratta, in alcuni casi, di merci israeliane prodotte nei Territori Palestinesi Occupati, in altri, di merci di Società israeliane o multinazionali che sostengono l'apartheid del popolo palestinese e l'occupazione dei Territori ad esso assegnati dalla Comunità internazionale. Dunque aziende che, come documentiamo nella scheda allegata, hanno legami diretti con lo Stato di Israele reo, a parere di centinaia di risoluzioni ONU dal 1948 ad oggi, di politiche coloniali e discriminatorie nei confronti dei Palestinesi e di ripetute violazioni dei Diritti Umani.

Viste le difficoltà politiche di convincere i Governi Israeliani ad ottemperare alle risoluzioni ONU avviando così un vero processo di pace in Medio Oriente, come consumatori attenti e responsabili aderiamo alla


 

Campagna
internazionale di Boicottaggio,
Disinvestimento e Sanzioni su Israele,


 

che si pone gli obiettivi di porre fine all'occupazione dei Territori Palestinesi, riconoscere piena eguaglianza ai cittadini palestinesi di Israele e proteggere il diritto al ritorno dei profughi palestinesi. Tale campagna di Boicottaggio e Disinvestimento, che oggi lanciamo anche qui a Padova, vuol essere un appello a rompere la complicità con l'oppressione e ribadire che nessun popolo e nessuno stato ha diritto all'impunità di fronte a gravi e ripetute violazioni dei diritti umani. A cent'anni dall'appello di Gandhi al boicottaggio delle merci coloniali, sanzioniamo il colonialismo israeliano boicottandolo sul terreno economico, commerciale e culturale per difendere così la possibilità della pace.

Le chiediamo pertanto – anche in nome della  vocazione solidale della COOP, sancita anche nel suo "codice etico" - di rimuovere i prodotti su indicati e sostituirli con altri non compromessi con la politica discriminatoria e colonialista del Governo Israeliano, come del resto hanno già fatto altre catene di distribuzione, certi che la scelta di commercializzare solo merci prodotte nel rispetto dei diritti degli uomini e delle donne di tutto il mondo rappresenti un valore aggiunto per le politiche di marketing di un'azienda.


 

Coordinamento padovano per la Campagna BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni)


 


 

Padova, 3 febbraio 2010


 


 

Per info:

Giuliana Ortolan – Donne in Nero : orvivia@gmail.com

Gianna Benucci – Associazione per la Pace: giovannabenucci@tin.it


 


 


 


 


 


 


 

1 commento:

  1. Brava molto meglio questo template, io aumentereai il carattere che è troppo piccolo si f un bel po' fatica a leggerlo

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